Ci sono artisti che hanno il dono di saper cogliere con la loro arte l'essenza stessa del loro tempo: Federico Garolla, fotogiornalista e fotografo di moda scomparso a 87 anni nel 2012, appartiene a questa esclusiva élite. Spazio81, che di grande fotografia si nutre, ha deciso di rendere omaggio a questo indimenticabile artista realizzando pro bono le straordinarie stampe fotografiche che compongono l'affascinante percorso della mostra "Racconto Italiano", inaugurata lo scorso 21 gennaio alla Galleria Biffi Arte di Piacenza.
Le stampe fotografiche formato 30x40cm sono state realizzate dalla nostra squadra su raffinata carta matte a carboncino per esaltare al massimo lo straordinario bianco e nero delle immagini di Garolla. Quella catturata dal suo obiettivo, del resto, era davvero un'Italia in bianco e nero: uscita solo da una manciata di anni dal buio della Seconda Guerra Mondiale, si avventurava a fatica lungo il cammino della modernizzazione.
Federico Garolla, classe 1925, cominciò la sua carriera come giornalista nel 1946, collaborando con alcuni dei maggiori quotidiani della sua città natale, Napoli, e sebbene a illustrare i suoi articoli fossero le immagini dei fotografi professionisti, già allora portava sempre con sé ovunque andasse una Condor Ferrania regalatagli dal padre, con la quale riempiva decine e decine di rullini immortalando i luoghi, i fatti e le persone che poi raccontava nei suoi articoli. Nel 1951 la sua passione per la fotografia lo portò a cambiare vita e orizzonti: cominciò in quel momento, infatti, con il suo trasferimento a Milano, la sua prolifica avventura di fotoreporter. Con la sua macchina fotografica documentò le trasformazioni del costume italiano, il passaggio da Paese povero a culla del buon gusto.
Il suo magico obiettivo catturò la nascita dell'alta moda italiana: la sua macchina fotografica seguiva nei loro atelier i giovani stilisti emergenti che stavano conquistando la scena internazionale, le modelle per strada, fra gli sguardi curiosi dei passanti, i divi del cinema e della letteratura, da Vittorio De Sica a Sofia Loren, da Elsa Morante a Pierpaolo Pasolini. Non fu mai un "paparazzo", non rubava scatti segreti, ma con la sua arte riusciva a cogliere i segreti nascosti nell'anima dei personaggi del suo tempo.
Parallelamente al suo interesse per il mondo patinato dell'alta moda e delle celebrità, Garolla coltivò la passione per l'aspetto sociale del suo lavoro di fotogiornalista, cogliendo le dinamiche in atto nella società per documentarne le mutazioni in eterno divenire. I suoi scatti che immortalano lotte di piazza, cortei di protesta e manifestazioni politiche rimarranno per sempre testimoni di quell'Italia impegnata a crescere, ad affermarsi, a staccarsi dal suo passato bigotto e provinciale. Ma resteranno anche a documentare la nostalgia per quel mondo non certo perfetto, ma forse molto più ricco di umanità, che abbiamo barattato con la modernità. In tutto questo sta il valore dell'arte di Federico Garolla, la sua magia che rivive nel percorso della mostra "Racconto Italiano", che sarà visitabile fino al 19 febbraio nelle sale di Biffi Arte, piazza Sant'Antonio - via Chiapponi 39, a Piacenza, dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. La domenica dalle 15.00 alle 19.00.