A Spazio81 i grandi artisti sono di casa, eppure, ogni volta, come oggi, che Mimmo Jodice lascia la sua Napoli per venire nel nostro laboratorio, non possiamo fare a meno di emozionarci un po'. L'energia creativa è qualcosa di contagioso e l'energia di Mimmo, uno dei più grandi fotografi della storia della fotografia italiana, oggi che a Milano è una giornata particolarmente uggiosa, ci sembra porti un po' del suo sole partenopeo nelle nostre vite.
Come al solito arriva scortato da Angela Salomone, la splendida donna che gli è accanto da cinquantatré anni e che oltre a essere sua moglie, la sua compagna di vita e la madre dei suoi tre figli, è anche la sua instancabile collaboratrice. Tutte e due si mettono immediatamente al lavoro con Diego Locatelli, fondatore di Spazio81 e suo figlio Alessandro per prendere decisioni importanti circa il futuro degli scatti del Maestro che daranno vita alla sua nuova mostra personale, prevista in primavera, presso il Museo di Arte Contemporanea MADRE di Napoli.
«Questa mostra riassumerà la mia storia di uomo e di artista», ammette Jodice, rifiutandosi però di aggiungere altro. Anche quando, come lui, si ha alle spalle una storia artistica tanto ricca e articolata, è l'ultima fatica, quella in corso, ad esigere tutte le attenzioni...per parlare ci sarà tempo. Al momento non è l'ora delle chiacchiere, ma del fare.
È invece più disponibile a parlare del suo rapporto con Spazio81 e in particolare con Diego Locatelli: «Affido alla sua professionalità e a quella del suo staff le mie opere da più di quindici anni», racconta infatti. Un cordone ombelicale, questo, che lo lega a Milano in modo pressoché indissolubile.
«Mimmo ha scelto di vivere a Napoli e non la lasceremmo per nessun motivo al mondo», interviene sua moglie Angela Salomone, «ma purtroppo non possiamo negare che il nord offra di più sul versante professionale. Arrivo addirittura a dire che, la scelta di Mimmo di restare a Napoli, lo abbia per certi versi penalizzato...».
Vedere la sintonia che regna in questa coppia dopo più di mezzo secolo di vita matrimoniale ci commuove: quale sarà mai il loro segreto?
«Il segreto è non avere segreti». risponde pronta la signora Angela. «Nel senso che occorre parlare, parlarsi, confrontarsi sempre, ogni giorno, non lasciare mai nulla di non detto, magari per evitare un bisticcio, perché l'amore può sopravvivere e addirittura crescere con il passare degli anni e dei decenni soltanto a queste condizioni. Le coppie moderne che scoppiano con tanta facilità, secondo me, soccombono perché ognuno tiene troppo conto di quello che fa per l'altro, misurando il proprio dare con il bilancino. Ma io e Mimmo non lo abbiamo mai fatto: la contabilità fa male all'amore! Alle giovani coppie consiglierei proprio questo: date all'altro senza riserve e sarete ripagati più di quanto potreste mai sognare. Io e Mimmo abbiamo attraversato tanti mari in tempesta, perché la vita è fatta di momenti belli e brutti, ma l'importante è sapere di poter sempre contare l'uno sull'altra...è questa la ricetta della felicità».
Sempre insieme, nella vita privata come in quella pubblica, Mimmo e Angela hanno raggiunto traguardi meravigliosi: il prestigioso premio "Antonio Feltrinelli", conferito al grande fotografo nel 2003 dall'Accademia dei Lincei, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere assegnatagli dal Ministro della Cultura e della Comunicazione dello stato francese, la Laurea Honoris Causa in Architettura conferitagli nel 2006 dall'Università degli Studi Federico II di Napoli, (una grande emozione per Mimmo che, a causa della morte precoce del padre, aveva dovuto abbandonare la scuola per aiutare la famiglia!) e le decine e decine di mostre personali presentate nei più grandi musei del mondo...
«Ma anche tre figli e sette nipoti», aggiunge la signora Angela con gli occhi che brillano.
Che bella la loro vita! E che bello avere queste due persone eccezionali qui con noi...Tornate presto a trovarci!