Ci sono persone che nascono "personaggi", figure che è affascinante conoscere, che sanno ammaliarti con la loro personalità dirompente, che a dispetto della loro semplicità e modestia (ingredienti indispensabili dell'autentica classe) illuminano una stanza con la loro sola presenza... Ecco, Francesco Maria Colombo, milanese doc, direttore d'orchestra e fotografo, è una di queste persone speciali, benedetta dagli dei con una molteplicità di talenti che quasi quasi ti induce ad esclamare con una punta di umana invidia: "Possibile che sappia fare tutto così bene?". Cliente affezionato della squadra di Spazio81, Francesco Maria Colombo ci affida regolarmente le sue "creature" affinché con la consueta perizia e attenzione estrema per la qualità che contraddistingue il nostro laboratorio, esse possano prendere vita e rendere il mondo un posto migliore con la loro bellezza. Anche i 125 scatti che compongono il percorso della sua nuova mostra, "Gli ori di Parma", sono stati stampati da Spazio81 con tutta la raffinatezza della tecnica Fine-Art Giclée su carta Photo Rag Classic. L'esposizione, organizzata dalla UOS Musei dell'Università di Parma con il patrocinio e la collaborazione del comune nell'ambito delle iniziative legate a "Parma Città creativa della gastronomia Unesco", è curata da Gloria Bianchino e sarà inaugurata sabato 11 giugno, alle ore 11, a Palazzo Pigorini, strada Repubblica 29A, e resterà aperta fino al 17 luglio per riaprire poi di nuovo in settembre, dal 2 al 25. La mostra è un racconto articolato su un tema che fa parte dell'identità di Parma: l'eccellenza nella produzione di cibo. Francesco Maria Colombo è entrato nelle fabbriche con la sua macchina fotografica per comporre una narrazione suggestiva in cui il vero protagonista del processo produttivo è l'uomo, il suo lavoro, la sua fatica quotidiana, l'opera sapiente di chi aziona le macchine ma anche immerge le mani nel caglio per saggiare la consistenza di ciò che diventerà il parmigiano, il vero "oro" di Parma. Grazie alla straordinaria abilità di Colombo, un mondo misterioso si svela davanti ai nostri occhi e le fotografie disegnano scatto dopo scatto una realtà nascosta e ignorata, che finalmente emerge componendo una sinfonia di immagini destinate a imprimersi nella nostra memoria.