Il prossimo 20 giugno 2017 presso la galleria d'arte Photo & Contemporary di Torino si alzerà il sipario sulla prima personale di Pietro Privitera sul suolo piemontese. La mostra di questo affezionato cliente/amico di Spazio81, intitolata "WunderGram. Lo sguardo condiviso", resterà aperta fino al 16 settembre in via dei Mille 36, a Torino.  Sarà possibile dunque per gran parte dell'estate ammirare 90 splendide immagini, tutte stampate nel nostro atelier in formato 21x21 su carta Hahneműhle Photo Rag da 305 grammi, con la raffinata tecnica Fine-Art Giclèe Pigmented True Blackprivitera1
Il titolo della mostra è un raffinato neologismo coniato dall'artista fondendo due parole: Wunderkammer ed Instagram. La prima fa riferimento a quella "camera delle meraviglie" che nel Seicento e fino a tutto il Settecento era il luogo in cui  nobili, eruditi e principi della Chiesa amavano collezionari gli oggetti che suscitavano meraviglia, sia che provenissero dal mondo della natura sia che fossero stati creati dalle mani dell'uomo. Oggi quelle "camere", esclusivo appannaggio di ricchi e potenti, sono scomparse ma grazie a Privitera in qualche modo riprendono vita sotto forma di "gallery" sul più importante social media dedicato alle immagini, Instagram, appunto. 

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Nella mostra di Privitera sarà possibile ammirare una selezione di circa 90 fotografie di piccolo formato, tratte dagli oltre 900 scatti da lui realizzati attraverso i percorsi all'interno di un'esistenza quotidiana, la sua, colta nei suoi aspetti più poetici, astratti, formali e metafisici. Disposte in quadrerie che richiamano idealmente l'impaginazione grafica delle immagini su Instagram, le foto sono divise in serie di lavori: Magic Realism, Peoples and Places, Still Life, Coincidences. Tutti gli scatti, rigorosamente, sono stati realizzati col cellulare. 

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Proprio così: questo maestro dell'arte fotografica, sperimentatore convinto, che fu tra i primi nel nostro Paese a fare ricerca visiva con la Polaroid producendo negli anni '70 e '80 immagini per mostre e collezioni in Italia e all'estero, non dubita che uno strumento tutto sommato umile come un cellulare possa essere perfetto per catturare immagini artistiche. «Quando si tratta di arte», dichiara infatti, «il virtuosismo tecnico cede il passo all'idea. È l'idea che conta, non la perfezione dell'immagine ottenuta».

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Tuttavia, osservando le magnifiche stampe (realizzate con la consueta estrema attenzione alla qualità dalla squadra di Spazio81) non possiamo non restare colpiti dalla loro intensità e, sì, anche dalla loro "perfezione". La personalissima "camera delle meraviglie" di Pietro Privitera promette di emozionarci e incuriosirci, come solo i prodotti degli artisti autentici sanno fare...