La squadra di Spazio81 è orgogliosa di annunciare che stasera, venerdì 23 ottobre, sarà inaugurata a Torino allo Spazio Ersel la nuova mostra personale di Giovanni Gastel dal titolo "Un eterno istante - Angeli caduti" della quale siamo sponsor tecnici.
Voi che ci seguite sapete che tra Spazio81 e Giovanni Gastel, uno dei più grandi ed acclamati fotografi di moda della scena internazionale, c'è un rapporto speciale, fatto di fiducia e di stima reciproca. Siamo dunque particolarmente lieti quando abbiamo l'occasione di lavorare insieme, come è accaduto anche stavolta: la serie inedita di 22 fotografie che costituisce l'affascinante percorso della mostra, è stata interamente stampata nel nostro laboratorio con tecnica Fine-Art Giclée su carta Photo Rag di puro cotone.
La mostra che apre i battenti oggi, curata da Valerio Tazzetti e Paola Giubergia, organizzata in collaborazione con Photo & Contemporary e, come abbiamo già detto, da noi di Spazio81, presenta i suggestivi scatti realizzati dall'artista milanese nipote del grande Luchino Visconti tra il 2014 e il 2015. I suoi angeli sono figure di eteree donne alate, ritratte per lo più in ambienti silvani, sospese in pose plastiche di volo o prostrate sul terreno che ha accolto la loro rovinosa caduta dal cielo. Osservandole, si coglie immediatamente il loro sentimento di estraneità al nuovo mondo e alla loro nuova condizione. La dimensione onirica delle scene è accentuata dai viraggi seppia, azzurrati o dal bianco e nero, che per Gastel rappresentano i colori tipici della memoria, e che la raffinata tecnica Fine-Art fa risaltare in modo mirabile. Il tema dell'angelo caduto è molto caro a Gastel, che per le sue figure alate trae ispirazione da "Icaro", un quadro del pittore fiorentino Galileo Chini.
«Quel quadro era appeso dietro alla poltrona sulla quale era solito sedersi mio zio Luchino Visconti», confida Gastel. «Ricordo che spesso mi incantavo a fissarlo per lunghi minuti, perché quella figura tragica risvegliava in me echi lontani... In quell'icaro che tentava di librarsi in volo e il cui destino di tragedia stava ineluttabilmente per consumarsi, vedevo un riflesso della condizione umana. Cominciai così a cercare altri angeli caduti, a inventarli, a dare loro un corpo e un'anima... E ne ho trovati, alcuni che disperatamente cercavano di riguadagnare il cielo, altri che avevano accettato il vivere terreno e sedevano nei bar con la loro lontananza nascosta, altri ancora che, disperati, trasformavano il loro splendore celeste in ombra oscura».
È affascinante ascoltare Giovanni Gastel, almeno quanto lo è lasciarsi catturare dall'infinita bellezza delle sue opere: Gastel il poeta e Gastel l'artista convivono nella stessa anima, seducendo chi si accosta a lui con la stessa appassionata intensità. Il percorso espositivo della mostra, oltre ai ventidue scatti inediti, comprende anche le immagini di alcuni memorabilia appartenuti ai Visconti-Gastel: per Giovanni Gastel quello attuale è evidentemente il momento di ricordare, il suo passato personale e il passato della sua illustre famiglia, che appartiene alla storia italiana, che ha fatto una parte della storia italiana... E il tempo delle memorie non poteva che sfociare in una autobiografia: "Un eterno istante", appena uscito in libreria, con il quale il grande fotografo ha regalato se stesso, le sue emozioni, il suo sentire, i suoi dolori e le sue gioie all'eternità delle pagine scritte.